Riflessioni sul lavoro

giuseppe il Santo del lavoro

La mia prima esperienza di lavoro è stata alla biblioteca Memo di Modena con un ampia letteratura dedicata agli handicap. Io andavo la 9 ore a settimana. All’inizio mi occupavo di segnare gli accessi alla biblioteca,dopo un po di tempo mi hanno affidato molti più compiti, tipo l’anagrafico degli utenti oppure delle ricerce sulle malattie rare. Questo era un modo per andare fuori di casa,avere rapporti sociali e per aiutare la famiglia, che quando io andavo a lavoro loro potevamo andare fuori. Dopo il lavoro è finito. Allora ho cominciato a lavorare per il centro volontariato di Modena dove scrivevo articoli sugli handicap e non solo. Abbiamo fatto alcune interviste a varie persone che sono presidenti di associazioni e anche altri handicap. La gazzetta di Modena ha pubblicato diversi miei articoli. Cosi è finita la mia esperienza al centro. Dopo sono andato al centro sportivo italiano dove ho continuato a scrivere articoli sullo sport per un anno .


Io all epoca frequentavo la parrocchia e mi incontravo con il parroco per chiacchierare ogni tanto. Una volta siamo finiti a parlare dell argomento lavoro,visto che la parrocchia ha una scuola d’infanzia e anche una casa di riposo avevano bisogno di una persona che si occupasse delle faccende burocratiche ,al che mi sono offerto e mi è stato affidato il compito. In un primo tempo mi sono occupato delle domande d’iscrizione alla scuola successivamente mi sono occupato dei pagamenti e delle presenze.
A quel tempo avevo solo 9 ore di accompagnatore alla settimana e non mi erano sufficienti a compiere le mie esigenze nell arco della settimana. Ho contattato un mio amico che lavorava alla gazzetta di Modena e abbiamo scritto un articolo per chiedere due cose, un lavoro e un aumento delle ore di accompagnatore da 9 a 20. Ci sono riuscito, ed entrambe le richieste si sono compiute.

Il lavoro da un punto di vista legislativo


ufficialmente esistono enti pubblici dedicati a collocare i ragazzi disabili nel mondo del lavoro. Per legge Ogni azienda ha l’obbligo di avere un handicap ogni 15 dipendenti, il problema è che nel caso non venissero assunti lo stato gli fa pagare una multa senza obbligarli ad assumere. Ora gli handicap per essere assunti non sono differenziati per percentuali di invalidità. Quindi tutte le aziende assumono handicap lievi per aggirare la legge. Per me dovrebbe essere obbligatorio dover assumere handicap con percentuali di invalidità diverse.
Oggi gli handicap non può superare una quota di stipendio altrimenti gli viene revocata la pensione, cosa potenzialmente senza senso. La pensione serve per pagare le varie necessità che un disabile deve sostenere in più rispetto a un non disabile.
Il comune dovrebbe garantire un un affiancamento lavorativo obbligatorio per il disabile . Per una azienda diventa costoso e lungo formare ed aiutare un ragazzo disabile nel lavoro,il comune dovrebbe aiutare in ciò.
Una volta che gli handicap hanno capito il metodo di lavoro l’educatore non è più necessario. Penso che la colpa della mancata integrazione di ragazzi disabili nel mondo del lavoro non è da attribuire solo ai datori di lavoro ma tutto il sistema dovrebbe favorire l’integrazione .