Accompagnatore

accompagnatore

Una figura poco conosciuta è l’ accompagnatore, i fondi erogati dalla regione Emilia-Romagna sono tanti e permettono al disabile di avere un pacchetto di ore che variano da 6 a 20 ore a settimana. La decisione a chi dare il fondo è affidata agli assistenti sociali, che in base alle necessità del ragazzo gli assegnerà un pacchetto da 6,9 oppure 20 ore.

I primi due livelli comprendono anche il pagamento dei contributi, il terzo prevede il pagamento di parte dei contributi da chi ne usufruisce. Il problema più grande di questo meccanismo è che la ricerca dell’accompagnatore è compito del ragazzo disabile .

la ricerca della figura dell’ accompagnatore

Non esiste infatti un elenco di riferimento dove il ragazzo disabile può cercare degli accompagnatori disponibili a lavorare con lui. Il rischio è che molte volte ci sono degli accompagnatori che non hanno la capacità di adeguarsi a determinate e varie situazioni. Una gestione degli accompagnatori da parte del comune permetterebbe agli stessi di avere 

un totale di ore settimanali adeguato alle loro esigenze, senza il bisogno di cercare altri lavori.

Il ruolo dell’ operatore e il rapporto con il disabile

Una volta che il disabile ha individuato l’accompagnatore gli deve fare un contratto, perché il comune ha bisogno di un documento ufficiale. L’operatore è una figura di aiuto sia al disabile che alla famiglia. l’accompagnatore ha sia la funzione di accompagnare fisicamente che la funzione di intermediario con le altre persone. Soprattutto per chi ha problemi comunicativi di varia natura. Per esempio io ho un handicap che non mi permette di comunicare chiaramente con persone con cui non ho mai parlato prima: viste le difficoltà di coordinazione la mia dizione Occorre un po’ di frequentazione prima di avere una comunicazione diretta e fluida. Ad esempio durante i primi tempi la comunicazione con un nuovo accompagnatore avviene in gran parte tramite scrittura al telefono. Dopo pochi giorni di frequentazione la comunicazione migliora notevolmente, anche perché, nel passaggio fra un operatore e il successivo occorre un periodo di affiancamento tra i due.