Sfera affettiva e sfera sessuale

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Per un handicap che ha problemi comunicativi la sfera affettiva potenzialmente puo rivelarsi un punto dolente. Perché a differenza degli altri rapporti in cui l’accompagnatore puo fare da ponte fra le persone, nelle relazioni di coppia si presume ci sia un rapporto diretto tra due persone.


Io conosco delle persone che hanno trovato una moglie pero come tutte le cose è stata una cosa casuale. Invece la sfera sessuale è un po’ piu facile perche non richiede legami.
Lo sfruttamento della prostituzione va combattuto, con ogni mezzo, tutta via c’è un po di confusione nella legislazione italiana perché viene confusa l’attività professionale con lo sfruttamento illegale . Ci vorebbe una struttura dove le ragazze o i ragazzi che vogliono aiutare gli handicap vengano formati e tutelati da un punto di vista legale e contributivo. Ovviamente l’accompagnatore dovrebbe seguire il disabile in questo percorso facendo soprattutto attenzione a non confondere i bisogni sentimentali da quelli fisici biologici. Quando è possibile l’accompagnatore dovrebbe cercare di condurre il disabile anche a una vita di intimità personale autosufficiente. Per avere una vita sessuale, é essenziale conoscere le manifestazioni che il proprio corpo può emettere, infatti, in famiglia, come è giusto che sia, si ha una certa recitenza a parlare di certe cose. Questa difficoltà aumenta notevolmente quando si parla di sessualità e disabilità in casi di handicap mentali. D’altro canto sarebbe disumano rendere la posizione del gigolò o della escort come uno sfruttamento della persona, c’è bisogno di tutele, di protezione, di controllo sanitario sia del fornitore del servizio. Non ultimo, l’accompagnatore è quantomai obbligo severamente a insegnare il rispetto del prossimo e ad impedire, con ogni mezzo, anche l’esonero della stessa al ragazzo disabile, uno sfruttamento e strumentalizzazione. La coltivazione di una buona coscienza sessuale ha bisogno di periodi prolungati di astinenza, perché non è possibile assolvere al bisogno in ogni occasione. Il desiderio sessuale ha momenti più o meno intensi e questo dipende da tanti fattori, per esempio lo stress o l’insoddisfazione nella vita comune, anche l’attenzione dedicata a un progetto o una lavoro, riduce la voglia. Ovviamente l’esposizione al confronto con i coetanei porta a un aumento della libido, la visione di un corpo attraente porta la mente a stimolare la fantasia erotica. I media si dovrebbero prendere carico del problema, assumendo comportamenti più responsabili, riducendo al minimo la trasmissione di nudità. Lungi da me affermare che il problema della sessualità dei disabili sia risolvibile con la mancata esposizione alla nudità, tuttavia se il cervello non fosse continuamente alimentato da immagini sessuali, sarebbe molto più facile la vita intima. Purtroppo ad oggi, la medicina ha sviluppato farmaci solo molto potenti, che hanno alcuni effetti collaterali. Non voglio addentrarmi in questioni mediche di cui non ho dottrine tecniche, tuttavia nella mia esperienza personale, non ho trovato una risposta soddisfacente alle esigenze del mio corpo. Credo, in ultima analisi, che bisognerebbe fare un tavolo con psicologi, educatori e disabili per dare una linea guida comune, lasciando i dettagli ai singoli casi specifici.